Come dichiarato nella intervista pubblicata ieri dal blog, il vice sindaco Gianni Addis, ha inviato una lettera di protesta alla direzione sanitaria della Assl di Olbia, riguardo alla incresciosa situazione verificatasi giovedì scorso. Galluranews ha documentato quella giornata e aveva interpellato domenica il “sindaco in pectore” Addis su quanto accaduto. La risposta di Addis è appena giunta in redazione e la proponiamo nella sua integralità.
La lettera del Vice Sindaco Gianni Addis
«Spett. le Direttore,
Considerata la non giustificata chiusura del reparto di chirurgia, di cui vorremmo vedere al più presto la riapertura e nelle more che ciò avvenga, sarebbe auspicabile si procedesse ad una più produttiva, organica e razionale gestione delle risorse umane che qualora vi fosse eviterebbe situazioni, gravi e incresciose, di malasanità come quella verificatasi giovedì 4 luglio nel Pronto Soccorso della città, che nonostante l’altissima frequenza delle prestazioni (nella giornata si sono verificati picchi di 100 visite con code oltre la sopportazione umana) poteva contare su di un solo medico. Una situazione veramente insostenibile ed evidentemente pericolosa che non possiamo tollerare perché si gioca sulla nostra pelle e quela dei nostri figli.
Nelle more della chiusura del reparto di Chirurgia, il Pronto Soccorso che serve l’intero territorio deve essere potenziato. E non ci può essere giustificazione alcuna per decisioni diverse, che evidentemente a questo punto, avrebbero obiettivi completamenti diversi da quelli dichiarati e che invece si dovrebbero avere per la piena tutela e garanzia della salute e della vita delle persone.
Il Vice Sindaco chiede
In particolare si chiede che i medici del reparto chirurgia trasferiti temporaneamente in servizio a Olbia, possano invece essere impiegati nei turni di Pronto Soccorso a Tempio in modo tale che oltre al medico del Pronto Soccorso possa esserci in turno anche un medico chirurgo. Il servizio avrebbe così anche uno specialista oltre al medico in servizio al Pronto Soccorso.
Le chiedo pertanto, a nome della comunità e del territorio, di valutare l’accoglimento di questo suggerimento e predisporre gli accorgimenti necessari per garantirci, come nostro diritto, un servizio sanitario decente. Non riesco a capire come siamo arrivati a questa condizione veramente assurda.
Ma il Pronto Soccorso per noi è una questione di vita o di morte, nel vero senso del termine. Le chiedo pertanto, a nome della comunità e del territorio, di mettervi una mano sulla coscienza. Qui si parla di uguaglianza, di un accesso alle cure uguale per tutti.
Si sottolinea quanto sia auspicabile e doverosa un’interlocuzione con l’Istituzione da me rappresentata. In mancanza di positivi e immediati riscontri questa Autorità si riserva di attivare a tutela dei diritti della comunità amministrata tutt e le azioni nelle utili e opportune sedi, ivi comprese quelle legali»
Il Vice Sindaco
Giovanni Antonio Addis