Luce pubblica, decoro urbano, acqua pubblica assente, problematiche che negli ultimi tempi sono state solo in parte risolte.
Oggi, come ieri, il problema che sconforta è quel senso di abbandono che pervade il quartiere. Un quartiere border line da sempre, anche dinanzi ad un’edilizia non male ed a strade e decoro maggiormente curati di un tempo. Molte delle colpe che si trascinano i residenti sono imputabili ad alcuni di loro agiscono in modo scriteriato, talvolta scaricando responsabilità sugli operatori che si occupano dei ritiro dei rifiuti. Spesso sono i social che amplificano le problematiche sulla precarietà del servizio, gettando fango su chi qualche volta non ha colpe. Questa è la lettera che ci scrive un operatore di Ambiente Italia su via Bachelet.
” Le colpe sempre su di noi, ma via Bachelet la ripuliamo di continuo dai rifiuti”
«Buona sera Antonio, scusami se mi permetto di disturbarti, Volevo precisare per quanto riguarda via Bachelet (case popolari) che leggo di tutto sul degrado della palazzina. Molte persone addossano la colpa sempre sugli operatori.
Faccio presente che io passo ogni giorno la mattina presto e trovo massimo quattro bidoni della raccolta giornaliera. Il giorno dopo per terra ci puoi trovare di tutto. Essendo una persona seria ed orgoglioso del mio lavoro, riconosciuto da molte persone per la mia professionalità ,vorrei che chi di dovere (penso i vigili urbani ) facciano il proprio dovere. Io segnalo ogni giorno con gli scritti questa ed altre situazioni di degrado. Così poco rispettoso per chi fa questo mestiere. Basterebbe andare a guardare vanno a guardare i bustini buttati per terra. Ci troveranno molti indizi per risalire alle persone (poco distanti e menefreghiste che abitano in zona). Ti ringrazioe per l’attenzione e scusami. Credimi, la cosa non mi va giù a livello professionale. Fa male sentire tutte queste accuse.
I tuoi articoli sono sempre rispettosi nei nostri confronti e ti ringrazio per questo, ma in rete si legge di tutto con foto al seguito. Vero, alcuni parlano a ragione di inciviltà ma tanti altri addossano le colpe sempre ai poveri operatori».