Tempio Pausania, 29 lug. 2018-
E’ deceduto stamattina a soli 57 anni Antonio Muroni, dipendente ospedaliero, dove svolgeva mansioni di portierato da diversi anni. Chiunque lo abbia conosciuto ne conferma la gentilezza e la solerzia nel suo lavoro dove sempre si è mostrato inappuntabile. Un uomo che sin da piccolo ha avuto un modo di essere antico e nobile, derivato da un’educazione che ha sempre anteposto a qualsiasi altra considerazione. Il suo modo di dire anche un semplice buongiorno, quando lo si incontrava, era sempre improntato ad un rispetto esemplare. “Abbiamo nome e cognome quasi uguale – mi dice un giorno – stesse iniziali e stesso “finale” di cognome”. Vederlo dietro il bancone era diventato per tutti i frequentatori dell’ospedale un piacevole scambio di convenevoli ai quali non ha mai rinunciato.
Un infarto, per lui che era cardiopatico da una vita, stavolta non lo ha risparmiato. Si era salvato da precedenti attacchi di cuore, stamani non ce l’ha fatta.
Rammento un episodio nel quale fu “mazziato” in senso buono da un medico che aveva bisogno di avere al buio il suo ambulatorio perché aveva fastidio agli occhi con la luce del sole.
“Un grande vuoto – mi ha detto una sua amica- In pochi anni tre dipendenti che svolgevano lo stesso lavoro se ne sono andati. Qualche anno fa Luciano Sanna, 2 anni fa Gavino Mundula e oggi Antonio”.
Le belle persone quando muoiono lasciano sempre qualcosa del loro vissuto. Antonio era una bella persona.
Antonio Masoni