Tempio Pausania, DadaviaJem, il viaggio di nove mesi nel sud America di Daniele Castiglia. Bella esposizione, da vedere.

Tempio Pausania, 21 set. 2015-

Interno del locale
                            Interno del locale

Come posso vedere un’esposizione di belle foto pensando di leggerle allo stesso modo di chi le ha scattate? Impossibile! Mi accontento di osservarle, col piacere di scoprirne la mia personalissima opinione. Per questo, quando devo parlare di qualcosa, non mi attengo mai a ciò che sta scritto nelle interessanti didascalie o nei commenti che altri fanno della stessa mostra.

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Intanto non mi interessa, poi credo che le emozioni o le sensibilità siano del tutto diverse tra persone. Ognuno deve essere libero di vederle coi propri occhi senza lasciarsi mai condizionare da chi gli sta accanto, compreso l’autore stesso. Non esiste cosa migliore e più arricchente del proprio racconto, la propria chiave di lettura di qualsiasi forma d’arte. Non potrei mai dire che amo il jazz, tanto perché fa “tendenza”, non mi piace e basta. Certo, non faccio come i bambini capricciosi che non hanno mai assaggiato una pietanza e dicono “Non mi piace”. Ho mangiato anche io il jazz. Non posso farci nulla se sono “out” e non lo seguo. Un po’ come il Carnevale, non mi piace ma lo seguo e ne scrivo. Fingere di farsi piacere una cosa, tanto per essere “alla moda”, non mi è mai interessato. Propendo per l’opinione, senza alcuna pretesa di illuminare il lettore.

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       Daniele Castiglia

DadaviaJem, di Daniele Castiglia, è un viaggio di nove mesi, per il sud America. Un viaggio che l’autore può descrivere con le sue emozioni attraverso una macchina fotografica. Foto bellissime e paesaggi fantastici che si raccontano da soli.

“Il tempo si ferma con uno scatto ma quel ricordo resta per sempre”. La cultura: nessuno la può trattenere, è a disposizione di chiunque. C’è chi la coglie e chi no. Nessuno ne è titolare e mal digerisco i dispensatori presunti di essa. Per questo apprezzo chi è sempre sé stesso e non finge di interessarsi a qualcosa “solo perché se non lo fai, sei tagliato fuori” . Eppoi, chi se ne frega se vengo tagliato fuori?

Il mio scopo è raccontare di altri e esprimere le mie opinioni. Ho sempre preferito l’intervista alla svista. Chi parla davanti alla mia telecamera, si assume la responsabilità di ciò che dice. Quando sono chiamato a opinare su qualcosa, non mi tiro indietro ma non mi faccio certo trascinare dalla corrente; resto semmai ad osservare gli altri che vi sono immersi. Dico la mia, sempre.

Una foto spettacolare della mostra fotografica
          Una foto spettacolare della mostra fotografica

Una lunga e tediosa premessa, per dirvi andateci di persona a vedere la mostra. Daniele è persona accattivante e disponibile a spiegarvi qualsiasi suo scatto. Vale la pena credetemi. 

Il Caffè Gabriel finalmente ha riaperto. Mancava a questa città. Spero solo che diventi ciò che gli appartiene da quando nacque. Un luogo d’incontro, dove poter ascoltare musica, degustare cibo buono. Buona fortuna alla nuova gestione.

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