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Tempio Pausania, Rinviata a febbraio 2018 il processo sulla vicenda del Mater Olbia (Sardegnareporter)

foto galluranews

Tempio Pausania, 19 ott. 2017-

sardegna reporter

Mater Olbia. Dopo lo scandaloso risvolto giudiziario per le firme contraffate con indagato principale l’avvocato Angelo Antonio Merlini, il caso sta suscitando tanto scalpore negli ambienti giudiziari isolani.

Oggi c’è stata la lettura del dispositivo da parte del Giudice Dott. Grotteria del Tribunale di Tempio Pausania, che ha ritenuto opportuno iniziare il processo con imputato Alessandro Marini il 21 febbraio 2018.

L’accusa si basa sulla fantomatica tentata estorsione nei confronti dell’ex sindaco di Olbia Gianni Giovannelli. Chiariamo subito che il processo penale nulla ha a che fare con le cause di usucapione incardinate da Alessandro Marini contro la società Qatariota SHRP S.r.l..

Quest’ultima, tra l’altro, sì è costituita con l’avvocato Angelo Antonio Merlini, già indagato per aver fornito, nello stesso procedimento, diverse procure alle liti a firma contraffatta del Presidente della SHRP S.r.l.

Il Ministro Del Rio a colloquio con Lucio Rispo

Sarà interessante leggere il dispositivo del Dott. Grotteria con il quale decide di iniziare il processo alla presenza di 3 Giudici Monocratici, considerato che il principale accusatore del Marini, Gianni Giovannelli, ha dichiarato agli inquirenti di non aver mai visto, sentito e tanto meno conosciuto Alessandro Marini. Come sempre, stamani in Tribunale era presente anche Alessandro Marini che, una volta sentita la data dell’udienza fissata al 21 febbraio 2018, ci ha rilasciato una “corposa” dichiarazione:

“Per la vicenda che mi riguarda, cui ritengo di essere stato coinvolto con artifizio, rimango sereno e fiducioso nell’operato della Magistratura”. “Infatti, non ho nulla da nascondere perché gli atti parlano chiaro e, in tutta franchezza, sono felice dell’inizio del processo, cosi per qualcuno, tra politici olbiesi e romani di buon profilo istituzionale, oltre a qualche pseudo Manager Qatariota, saranno chiamati in causa a rispondere alle domande dei miei legali”.

“ Sicuramente i magistrati, una volta per tutte, capiranno l’architettura di questo fantomatico capo d’imputazione”. Ogni ulteriore commento – continua Marini –  è superfluo, fermo restando che qualcuno non ha ancora ben capito dove sta andando a sbattere la testa”. Confermo che quando ciò accadrà non riuscirà a rimediare a quanto combinato”. “Inoltre mi e parso di vedere, sulle facce di qualcuno, segni di nervosismo e preoccupazione”.

 “Una cosa è certa – prosegue il Marini – non vedo l’ora di iniziare questo processo, per vedere sfilare personaggi politici olbiesi e romani, compreso qualche personaggio Qatariota napoletano”.

“Altro aspetto che voglio ribadire è che se il Mater Olbia non decolla, la responsabilità non è mia, ma di qualcuno che ha agito furbescamente ed e stato scoperto dalla Proprietà, un qualcuno che in tutta l’operazione del Mater Olbia non ha agito con la massima trasparenza”. “Per me sarà un onore affrontare questo processo, non so se sarà altrettanto per i miei accusatori e mi rimetto alla volontà dei Giudici”.