Oschiri, 21 lug. 2015-
Giovedì 23 luglio 2015, con inizio alle ore 19.30 presso la sede della Fondazione Giovanna Sanna in piazza Monsignor Bua, si terrà a Oschiri la proiezione del video documentario dal titolo «“Miali ‘e Crapinu” – Racconti inediti su Michelangelo Pira».
L’opera è stata realizzata da Gianni Langiu e Roberto Carta. Il primo ha curato la regia, le riprese, il taglio, il montaggio, mentre il secondo si è occupato dei testi, delle interviste e della «narrazione». Un modo inedito di approfondire il ruolo dello scrittore, pubblicista, studioso di antropologia e tradizioni popolari della Sardegna. La crescita dell’uomo insieme con quella dell’intellettuale, il sottile passaggio dall’essere “Miali ‘e Crapinu (Michele figlio di Crapinu), e poi e insieme Mialinu Pira (in sardo) e Michelangelo Pira (in italiano). Il variare del nome disegna una traiettoria tridimensionale della crescita intellettuale e umana del noto autore bittese-oschirese, in un certo senso attestata anche dalle interviste rilasciate dai familiari. Racconti e aneddoti che ci riportano a un secolo fa circa, a una Sardegna in bianco e nero fatta di polvere, sudore, strade bianche e transumanza. L’emigrazione pastorale, l’essere figlio di due comunità, Oschiri e Bitti, poi anche abitante di Sassari, Cagliari, Capitana e infine la profezia del villaggio globale. Miali-Mialinu-Michelangelo è stato tutto questo, lungo quella direttrice novecentesca che ha ribaltato non solo le statistiche economiche ma anche intere categorie di valori.
Secondo il più importante studioso della lingua italiana, l’ex ministro Tullio de Mauro, Michelangelo Pira è stato l’osservatore che con più efficacia ha saputo indagare le conseguenze educative scaturite in seguito al passaggio dalla società paleoindustriale a quella industriale prima (in Sardegna il Piano di Rinascita) e dei servizi dopo. Un Pier Paolo Pasolini in chiave sarda i cui “ragazzi di vita” erano i pastori di una società tradizionale ormai in via di estinzione, erano i giovani di queste società/comunità con il loro perdersi nella conflittualità dei codici: lingua sarda/lingua dello Stato, regole comunitarie/leggi dello Stato, educazione impropria ( o alla macchia)/educazione scolastica. Il documentario approfondisce aspetti meno noti di Michelangelo Pira, ben descritti dalla moglie Iria, dal figlio Matteo, dalle cognate Mariangela e Giovanna. Lungo la direttrice Bitti-Oschiri-Sassari-Cagliari-Capitana che lo ha visto diventare uno degli osservatori più significativi della Sardegna recente.
L’iniziativa, realizzata grazie all’impegno dell’Associazione Piccolo Grande Coro Oschirese, vedrà la presenza, quali invitati speciali, dei componenti del Tenore “Mialinu Pira” di Bitti, Marco Serra (contra), Omar Bandinu (bassu), Bachisio Pira (boghe/mesu boghe), Arcangelo Pittudu (boghe/mesu boghe). Potrebbe essere l’occasione per ascoltare alcune famose poesie di “Crapinu”, padre di Michelangelo, interpretate come sempre con grande bravura dal rinomato quartetto bittese.
I due autori, Gianni Langiu e Roberto Carta, ringraziano le famiglie Pira per il prezioso aiuto e l’indispensabile collaborazione alla realizzazione del video documentario. Ringraziano inoltre Pietro Decandia che si è gentilmente prestato per la ripresa di alcune scene.
L’ingresso è libero.
L’ingresso è libero.