Luras, 20 giu. 2016-


Domos Abbeltas, le case aperte per due giorni, sabato e domenica. Luras ha vissuto una splendida edizione di cui andare ancora una volta fieri. Un successo e un grosso afflusso di presenze che ha affollato le vie del paese e le “domos”, le case, erano una cinquantina, aperte. Dentro ci si trovava di tutto, dalle specialità gastronomiche tipiche, ai dolci, all’artigianato tradizionale e moderno, a tutto quanto fa parte del millenario bagaglio delle migliori tradizioni galluresi. Isola nell’isola, qualcuno dice di Luras, a sottolineare quella particolare parlata “sarda” immersa nella restante parte della Gallura che invece parla un dialetto simile, il gallurese appunto. Ciò non ha mai impedito che i luresi siano stati, e tuttora sono, sempre fieri della loro terra gallura e si sentano parte integrante di un comune progetto di sviluppo e di rilancio dell’intero territorio.

Colori e profumi che si miscelano in una fragranza tutta sarda, unita a quel senso innato dell’ospitalità tipica della gallura tutta e che qui, ha un valore quasi sacro. Emerge su tutte la voglia di esserci e di contare in questo fragile periodo storico che si oscura ogni giorno che passa sempre di più. Per questi ed altri motivi, l’impegno dell’attuale amministrazione, guidata ancora una volta per la seconda volta consecutiva, da Marisa Careddu, è profuso per unire il territorio specie in questa fase dove si stanno progettando dei grossi piani strategici con tutti gli altri 8 comuni dell’alta Gallura.
“La necessità di essere uniti, oggi più che mai – dice il sindaco Marisa Careddu, riconfermata all’incarico di primo cittadino per la seconda volta consecutiva – è palese e devo dire che tutti gli altri sindaci parlano la stessa lingua. Unire le forze per superare questo particolare momento storico, questo si può e si deve fare“

Dice bene il primo cittadino di Luras. Tutti hanno bisogno di tutti gli altri, pur preservando ciascuno
“..le proprie specificità e le proprie tradizioni che sono il vero valore aggiunto di una terra che deve dimostrare che la Sardegna non è solo mare. Anche perché – continua il sindaco – la vera Sardegna, quella non contaminata, è nell’entroterra. Questi sono i miei valori e su questi valori ci si può anche discutere ma per i comuni del territorio, sono assolutamente condivisibili“.


Da segnalare il concerto di uno dei figli di Luras, quel Roberto Diana che è musicista dalle indiscutibili qualità, con un talento innegabile che lo ha visto in giro per il mondo in questi anni. Nei prossimi giorni lo intervisteremo perché, tra le tanti qualità di Roberto, spicca un innato senso dell’amicizia che condividiamo da anni.
Godetevi questo video che comprende delle immagini girate stasera, domenica, e un’intervista col sindaco Marisa Careddu.
Antonio Masoni