Luogosanto, 24 ago. 2015-
Nell’ambito del progetto Scrittori a piede Lìberos in Gallura, nato dalla collaborazione tra Lìberos e il Sistema bibliotecario Anglona Gallura, mercoledì 26 agosto arriva a Luogosanto il tour di presentazione di “Non esiste solo la cinghia”, l’ironico, sprezzante e provocatorio libro del Prof. Rocco Bilaccio (interpretato da Stefano Manca di Pino e gli Anticorpi)originale pedagogista-cabarettista che nel libro edito da De Agostini illustra come papà e mamme possano rivendicare, in modo originale, i propri diritti.
LA PRESENTAZIONE. Mercoledì 26 agosto il Prof. Rocco Bilaccio presenterà “Non esiste solo la cinghia” nella sala consiliare del Comune di Luogosanto, in Piazza della Basilica, a partire dalle ore 19:00. Alla presentazione parteciperanno Fabrizio Pirina e Riccardo Mura. La serata è organizzata dal Sistema Bibliotecario Anglona Gallura e dal Comune di Luogosanto in collaborazione con la Libreria Max88 di Tempio Pausania.
IL LIBRO. Da quando scopri (con grande emozione) che sarai padre a quando (finalmente) il piccolo intruso leva le tende, fino al suo ritorno (sorpresa!) con in braccio tuo nipote, ecco una serie di consigli inutili e riflessioni insensate che coprono tutto l’arco di una vita con i figli. Il prof. Rocco Bilaccio si appresta a scardinare, con la gentile precisione di un calcio volante, le tue certezze in materia di educazione. Con lui i padri di tutto il mondo riscopriranno l’orgoglio, fiaccato da anni di sottovalutazione, e al grido di “amiamoci e partorite!” riprenderanno il ruolo che spetta loro in famiglia. Perché crescere dei bambini è una guerra che non si può vincere, ma non per questo bisogna combatterla da soli.
L’AUTORE. L’autobiografia di Stefano Manca: Sin da piccolo è convinto di essere una persona speciale, ma questa illusione si frantuma quando a 6 anni scopre di avere più omonimi di un Mario Rossi. Per distinguersi decide di diventare un artista e si iscrive all’Istituto Statale preposto, contro il parere di insegnanti, genitori e conoscenti occasionali. Quasi subito capisce di aver sbagliato tutto, ma per non doverlo ammettere, va avanti e rilancia con la “Scuola del Fumetto” di Milano e, ciliegina sulla torta, l’Accademia di Belle Arti di Sassari. A quel punto ha 24 anni e, non avendo più voglia di studiare, ha solo tre alternative professionali: la prostituzione, diventare narcotrafficante o darsi al cabaret. Con “Pino & gli Anticorpi” si avventura nel mondo dello show business, fatto di compagnie sbagliate, ritmi sballati, esperienze degradanti: si vendono comunque le proprie prestazioni personali, per giunta con molti clienti alla volta, dà dipendenza e si spacciano risate, inoltre è più devastante per l’organismo dell’abuso di psicofarmaci. Finalmente, dopo anni di duro lavoro, i sacrifici vengono premiati e il gruppo si scioglie, ma purtroppo si riforma quasi subito, anche perché ormai si è capito il segreto fondamentale per riuscire nello spettacolo: farsi pagare le serate in anticipo. Attualmente Stefano dà il suo contributo per far veleggiare il trio verso le più alte vette di riconoscimento artistico, infatti parteciperanno a otto dei più importanti programmi televisivi dell’anno in qualità di pubblico pagante. Nel frattempo ha anche trovato il tempo di diventare padre di tre bei bambini e di sposarsi, ma questi sono affari suoi.