Le lungaggini sul risultati dei tamponi eseguiti a pazienti, obbligatori ad esempio per le persone che arrivano da case di riposo, sonouna delle criticità più evidenti di questa epidemia da coronavirus. Il laboratorio di Sassari sta letteralmente esplodendo, nonostante l’alacrità del lavoro. Inutile, adesso, recriminare sul fatto che la possibilità per il nord Sardegna su questo esame di laboratorio doveva essere esteso anche ad altri centri ospedalieri.
Il Mater, al quale anche questo compito doveva essere affidato, non sembra attrezzato. I problemi di quella struttura ospedaliera, selezionata dalla Regione nonostante vi fossero enormi lacune di organico, non si sta rivelando felice. Senza aggiungere le carenze denunciate degli organici, Notizia appena giunta, parrebbe sostenere che un nuovo medico assunto. resosi conto della totale disorganizzazione di quell’ospedale, abbia immediatamente rassegnato le dimissioni.
Le lungaggini sugli esiti dei tamponi, si riflettono a caduta anche sul Paolo Dettori.
Oggi, due anziane provenienti da case di riposo, sono ancora in attesa di eventuale ricovero e sostano nella tendopoli davanti al P. S. dell’ospedale. Alle 20.30 ancora non si conosceva l’esito dell’esame eseguito in mattinata.
« Uno dei due casi, ha qualche sospetto ma non possiamo azzardare ricoveri. Ci troviamo con due letti occupati senza alcuna certezza di avere in tempo l’esito del tampone. Sono lungaggini che si ripercuotono su tutto il resto della nostra operatività ma siamo consapevoli che questo disagio appartiene a tutto il nord Sardegna. Altra cosa, visto anche che nel nostro territorio Assl non sono tanti rispetto a Sassari, se l’esame si fosse eseguito a Olbia, o al Mater. A Sassari, la città sarda col più alto numero di positivi, nondispone di attrezzature necessarie per disbrigare il lungo elenco dei tamponi della provincia, tra cui i nostri. Urgente averli in un tempo decente, se no si rischia di tenere i pazienti sospesi».
Lungaggini e disorganizzazione
Anche la disorganizzazione creatasi, imputabile a chi questa situazione pesantissima non ha saputo gestirla. Vi rientra l’assessorato, le indecisioni su una tamponatura a tappeto sulla popolazione (inoltre nazioni lo si è fatto) e anche lo stato di malessere complessivo della nostra sanità pubblica. Sassari, Nuoro che ne esegue solo urgenti (solo per Olbia sono 20 al giorno) e Cagliari su cui incidono tutto il sud Sardegna e la città metropolitana capoluogo di regione.
E’ vero che questa emergenza è difficile da gestire ma è anche vero che la situazione dei tamponi rappresenta il solo esame che esclude il covid, sia per asintomatici che per i casi conclamati meno gravi e gravi.
AGGIORNAMENTO ore 22.30 3 aprile 2020: I due tamponi eseguiti su pazienti anziane provenienti da due case di riposo, sono risultati negativi. Un’pttima notia. Grazie a chi mi ha comunicato con premura, appena saputa, questa news.