Cagliari, AGCI Sardegna, Associazione Generale Cooperative Italiane COMITATO NESSUNO A CASA – OPERATORI BENI CULTURALI.

Cagliari, 8 giu. 2016-

Nel prendere atto  che la finanziaria 2016 determina  che le risorse destinate alla gestione dei beni bibliotecari, museali ed archeologici dei progetti speciali di cui all’articolo 23, comma 7, della legge regionale n. 4 del 2006,  sono concesse nella misura massima dell’85% del costo del lavoro, tagliando del 15% il costo del lavoro ed eliminando il 5% di spese generali riconosciute ai Comuni , come era  previsto nella finanziaria 2015 per l’anno 2015 e 2016.

Constatano che la stragrande maggioranza dei Comuni non dispone di risorse aggiuntive da destinare alla copertura del 15 % del costo del lavoro e di almeno il 5 % dei costi generali di gestione per garantire la copertura totale del costo dei progetti e contribuiscono con risorse proprie ai costi complessivi di mantenimento delle strutture, come  manutenzioni ordinarie e straordinarie, energia elettrica, acqua, pulizie ecc ecc.

Denunciano che la differenza dei costi delle gestioni non può gravare sulle società, prevalentemente cooperative, impegnate nelle gestioni in quanto servizi sono generalmente privi di entrate proprie o comunque a favore dei soggetti gestori, e quindi il conseguente rischio che questa situazione comporta di riduzione del servizio con la chiusura temporanea dei siti in oggetto ( come successo negli ultimi mesi  del 2015)  o la violazione palese delle leggi in materia di lavoro,  che naturalmente nessuno intende  fare;

PERTANTO AGCI SARDEGNA e COMITATO NESSUNO A CASA  sottolineando che  il sistema cooperativo è fortemente impegnato nella gestione dei siti archeologici, museali, bibliotecari ed archivistici  della Sardegna denunciano le pesanti ripercussioni occupazionali che graviterebbero sul settore che vanta oltre novecento occupati e sulle attività turistiche e didattiche che promuovono i siti dei beni culturali e pertanto

MANIFESTANO  FERMAMENTE TUTTO IL MALUMORE DEL SETTORE PER I GRAVI RISCHI OCCUPAZIONALI E GESTIONALI DERIVANTI DAL DRASTICO TAGLIO DELLE RISORSE PER I BENI CULTURALI DELLA SARDEGNA E PER L’AVVICINARSI DELL’ENNESIMA SCADENZA DELLA PROROGA  SULLE GESTIONI PREVISTA NELLA FINANZIARIA  FINO AL 31/12/2016,

DENUNCIANO  IL MANCATO RISPETTO DELL’IMPEGNO ASSUNTO A DICEMBRE DEL 2015 DAL PRESIDENTE PIGLIARU DI GARANTIRE AI COMUNI  PER L’ANNO 2016  LE RISORSE NECESSARIE  A COPRIRE PER INTERO IL COSTO DEL LAVORO E IL 5% DELLE SPESE GENERALI –

CHIEDONO

A  DIFESA DELLA PROPRIA DIGNITA’ E  DEL RICONOSCIMENTO DEL LAVORO SVOLTO

AL PRESIDENTE PIGLIARU E AL CONSIGLIO REGIONALE UN INTERVENTO IMMEDIATO PER RIPRISTINARE LE RISORSE NECESSARIE A GARANTIRE IL 100% DEL COSTO DEL LAVORO E IL 5% DEI COSTI GENERALI COME PREVISTO NELLA LEGGE DALL’ART. 6, COMMA 6 DELLA L.R. N. 16 DEL 2011 E LA PROROGA  DELLE GESTIONI IN ESSERE, FINO ALL’APPROVAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DI CUI ALLA L.R. 14/2006.

INDICONO

PER VENERDI 10 GIUGNO ALLE ORE 10.30 PRESSO IL CESAR’S HOTEL A CAGLIARI VIA FREUD, 5, UN INCONTRO DI TUTTI I SOGGETTI GESTORI DI SITI ARCHEOLOGICI, MUSEALI, BIBLIOTECARI ED ARCHIVISTICI DELLA SARDEGNA. 

SI   CHIEDE   CORTESEMENTE  LA   PUBBLICAZIONE

 N.B.    ALLEGATA SCHEDA SUL SETTORE BENI CULTURALI

SCHEDA SUL SETTORE BENI CULTURALI

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