Aglientu, TEJIDOS – ISTOFFAS, Tessuti a confronto: Guatemala, Messico, Sardegna. Dal 18 luglio la mostra organizzata dall’Istituto Giulio Cossu al Mud’à.

Aglientu, 13 lug. 2015-

Museo Mud’A, Aglientu | 15 luglio – 2 agosto 2015

 

Inaugurazione | sabato 18 luglio 2015, ore 18:00 A cura di | Luigi Agus, Enzo Cangialosi Ingresso | gratuito

Per la prima volta in Sardegna, il Mud’A’-Museo d’Aglientu, propone una inedita mostra che mette a confronto i prodotti della tessitura artistica sarda con quelli del Guatemala e del Messico. L’esposizione, intitolata Tejidos-Istoffas (ossia il termine spagnolo e quello sardo-logudorese corrispondente, che definiscono i tessuti), si avvale di circa una cinquantina di pezzi del Messico, Guatemala e Sardegna. Tappeti, huipiles, borse, fasce ricamate, sarapes (coperte/abiti maschili), gonne: come ogni cultura tessile del mondo, anche quelle mesoamericane e quella sarda ci offrono oggetti di uso comune, che coi loro fitti ricami e ricchi colori non fanno che impreziosire la quotidianità di chi li usa.

foto mostra agusIl materiale che si presenta in mostra, riservando non poche sorprese circa le affinità tra due mondi così lontani, ma dal comune passato spagnolo, appartiene all’area della Mesoamerica e al nord dell’isola. Da una parte, quindi, il territorio che va dal settentrione dell’Honduras fino ai territori a nord di Città del Messico, vale a dire la Aridoamerica; dall’altra l’area gallurese, dove Aggius è ed è stato il principale centro di produzione dei tessuti realizzati con telai a mano, soprattutto tappeti, arazzi e copri panca.

Il materiale americano in mostra, proveniente dalla più importante collezione privata italiana, appartiene ad un’area che presenta una certa caratterizzazione culturale e storica per molti versi omogenea. In effetti, la maggior parte dei pezzi esposti appartengono all’area maya compresa tra il Chiapas e il Guatemala, ma avremo anche la possibilità di ammirare pezzi di altre zone del Messico passando per l’altopiano di Oaxaca (a nord ovest del Chiapas) fino ad arrivare al pueblo di Patzcuaro a nordovest di Città del Messico.

Il cuore della mostra sarà tuttavia composto dall’arte di alcuni dei pueblos guatemaltechi, che effettivamente riescono ad avere ancora oggi una capacità d’espressione di stili, tecniche e colori incredibili, del tutto assimilabile – sia per motivi, sia nelle gamme cromatiche   –   ai   prodotti   della   Sardegna.   In   realtà,   il   quotidiano   delle   genti guatemalteche, esattamente come quella del passato recente dell’isola, è fatta di quegli abiti, di quei cotoni, di quei ricami, dov’è custodita una grande componente della cultura e tradizione nella quale confluiscono anche elementi religiosi e simbolici, come d’altronde è sempre stato e continua ad essere per tutte le culture del mondo prima che “scoprissero” la modernità o da essa venissero scoperte.

Ciò che di prezioso ha il Guatemala è proprio l’essere riuscito a salvaguardare ancora buona parte di questo patrimonio popolare, esattamente come è successo in Sardegna. Ecco le regioni profonde per proporre un’inedita mostra che vada a fondo nelle radici dell’identità, costruita nei secoli attraverso l’incontro – o a volte lo scontro – tra culture apparentemente diverse, ma che nel quotidiano si cristallizzano in manufatti, che sono vere e proprie opere d’arte, che parlano di un passato remoto – quello spagnolo – ancora molto presente in entrambe le culture.foto mostra agus1

All’inaugurazione, che si terrà sabato 18 luglio, sarà inoltre proposto un concerto per chitarra del musicista Marco Carta, già ospite l’anno scorso del Museo. Si tratterà di un concerto con musiche di Scarlatti, Tansman, Castelnuovo-Tedesco, Dowland, Coste e Uhl, che arricchirà il vernissage e sarà il primo appuntamento della stagione al Mud’A’ della seconda rassegna intitolata “La corda e l’anima”.

Marco Carta, classe 1992, si avvicina alla chitarra seguito dal M° Danilo Leggieri e a soli 14 anni si iscrive al Conservatorio con il Maestro Roberto Masala, che lo seguirà sino al diploma, conseguito con la valutazione di 10 e lode. Sin dall’età di 12 anni si è distinto in diversi concorsi regionali, nazionali e internazionali, affermandosi per 17 volte come primo classificato. Ha partecipato a numerose masterclass con maestri di fama internazionale. Svolge una regolare attività concertistica che lo ha portato ad esibirsi anche fuori dall’isola. Ha registrato nel 2014 per l’emittente Radio Vaticana, ed è stato docente di chitarra classica presso la scuola civica di Valledoria, nel 2014.

Informazioni e Prenotazioni:

Mud’A’ – Museo d’Aglientu, via Vecchio Molino – 07020 Aglientu (OT) tel. +39 079 562 55 19, mail: muda@istitutogiuliocossu.it.

Orari: dal martedì alla domenica h.  16:30/21:30 Sito web: www.istitutogiuliocossu.it

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