Aglientu (Mud’à), 4 set. 2015-
Daria Bignardi è un volto noto al pubblico televisivo. Talmente vasta la sua attività in questi 20 anni di attività che nessuna presentazione potrebbe renderle merito.
Il suo ultimo romanzo, una novella come lei stessa precisa, è un racconto nato cinque anni fa e che era incompiuto nel suo cassetto. Una folgorazione, sotto forma di una preghiera letta e sentita in una chiesa, l’ha ispirata a terminarlo e darlo alle stampe in questo scorso mese di maggio.
Daria Bignardi porta dentro i suoi racconti la propria esperienza che, come dice lei stessa:
“Non sono più le nostre storie quando le divulghiamo. Sono le storie di altri, simili, diverse, e non ci appartengono più”, proprio come una qualsiasi opera d’arte, un quadro, una poesia, un film, qualsiasi cosa nasca da noi e che poi diventa storia di qualcun altro. Bisogna accettare che esse sono di altri e non dobbiamo esserne gelosi“
Simpatica, affabile, proprio “una di noi” come in tanti hanno commentato alla fine della presentazione che è stata coordinata dal direttore di Un’Isola in Rete, Giuseppe Pintus e inizialmente da Luigi Agus, padrone di casa e direttore del bellissimo spazio museale del Mud’à.
Vi proponiamo alcuni passaggi della presentazione del libro.