Tempio Pausania, 31 luglio 2015-
C’era attesa per questa prima volta e il Comitato per i festeggiamenti di Maria Bambina, festa della tradizione popolare tempiese, ha centrato in pieno l’obiettivo. La 1^ Sagra della Pecora ha attirato moltissima gente, sia per l’assoluta novità a Tempio, e sia perché la voglia di gustare insolite pietanze della nostra cucina, come noto, incuriosisce. A sentire la gente bisogna subito dire che il menù proposto è stato molto gradito. La pecora in cappotto, pezzi di carne bolliti nell’acqua con sedano, patate e cipolle, serviti come secondo piatto, e gli gnocchi cucinati in acqua e brodo di pecora, sono stati apprezzati da tutti. A completare, per chi ha voluto mangiarla a fine pasto, anche una seadas col miele o con lo zucchero. Quest’ultima però poteva anche essere acquistata e mangiata come una pietanza a parte. Le immagini raccontano meglio il clima festoso e la partecipazione dei volontari del comitato supportati da esponenti della Pro Loco locale e da tanti altri volontari che ruotano attorno alla parrocchia di San Giuseppe.
Agostino Zizi, noto per la sua abilità in cucina, non solo per questa particolare carne, è stato lo chef della pecora in cappotto mentre gli gnocchi sono stati cucinati da Luca Pittorru, apprezzato attore dialettale e anche cuoco provetto. Le seadas sono state cucinate da volontarie del Comitato della Festa di Maria Bambina. Tutti, senza distinzione, hanno dato il loro contributo in questa prima volta che proietta verso nuove ed inesplorate frontiere l’offerta estiva della nostra città.
L’attrazione della serata sono stati i bravissimi Boes e Merdules di Ottana, storiche maschere della tradizione del Carnevale del centro sardo. Lo spettacolo dei Merdules (i padroni pastori) e dei Boes (i buoi) che vengono ricondotti sotto il controllo dei padroni, la presenza della Filonzana (la vedova con la gobba) che si aggira nel piazzale incerta. Sa Filonzana (la filatrice) è uno dei personaggi chiave del Carnevale di Ottana (NU).È l’unico personaggio femminile del carnevale in Sardegna. In realtà è un uomo travestito da orrida vecchia: piegata dall’età, vestita di nero e con il volto nascosto da una maschera. Tutte le maschere sono esempi di cultura rurale che affonda le radici nella notte dei tempi, in quella Sardegna agropastorale nella quale il pastore stabilisce coi suoi animali un afflato benevolo, di vero amore, seppur con le maniere forti. La figura della filonzana rammenta quel filo sottile che lega la vita alla morte. L’intervista a Tonino, portavoce del gruppo dei Boes e Merdules, spiega meglio questa legge della natura che viene raccontata in questo splendido spettacolo visto stasera in piazza San Giuseppe.
Per i giovani presenti la musica di una band locale, i Warm Souls, anime calde, tutti giovanissimi ma bravi musicisti che hanno proposto un genere rock piacevole e di facile ascolto.
Un plauso sincero a tutti, da Roberto Ladu, che è sempre sollecito ad invitarmi a questi eventi e che è stato uno degli organizzatori, a tutti gli altri che ancora una volta hanno dato conferma di capacità, intraprendenza e, visto anche questa new entry nel panorama delle sagre tempiesi, molto coraggio. Bravi!IlIl
Le foto ed il video della serata: