Tempio Pausania, Ecco cosa sta succedendo all’ospedale di Tempio. Le peripezie di una partoriente

Tempio Pausania, 21 lug. 2016-

Sono storie che non si vorrebbero raccontare, tanta è l’amarezza e la giusta rabbia che comporta il sentirle, il capire che la Sanità pubblica sta andando alla deriva. La forbice è diventata una mannaia e colpisce quà e là, senza badare a chi o cosa taglia la testa. Le peripezie di una donna gravida alla 32esima settimana di gravidanza, di cui ometto il nome per rispettarne la volontà ma che invito a leggere e divulgare per impedire, a questa ennesima perdita del diritto alla salute, di proseguire in questo percorso. Alziamoci dalle nostre sedie e manifestiamo il dissenso, andando a denunciare in procura che la pretesa anche di un minimo livello di assistenza, è un diritto per tutti, così come è dovere di chi decide di ubbidire a questa specie di politica regionale e nazionale (una farsa!!) con le orecchie sottese a Bruxelles, vero e solo centro di potere che vuole che tutto questo accada. Grazie alla lettrice per questa sua denuncia pubblica. Seguite il suo esempio. Il blog è a vostra disposizione.

” Sono alla 32 settimana di gravidanza.  Fino al settimo mese stata seguita presso il consultorio; poi il ginecologo è andato in pensione e non è ancora stato sostituito. Ho preso appuntamento per fare la visita all’ottavo mese all’ospedale nel reparto di ostetricia e lì mi hanno detto che non c’era la possibilità di fare la visita del nono mese presso l’ospedale di Tempio e di rivolgermi o all’ospedale di Olbia o a quello di Sassari a causa della mancanza di postii. Questo detto anche rassicurandomi che si trattava solo per il mese di agosto, poi tutto sarebbe tornato alla normalità. Ho provato a chiamare Olbia, sia all’ospedale “nuovo” (Giovanni Paolo II) sia a quello “vecchio” ma mi è stato detto che non c’era posto. E così anche a Sassari. Sono tornata al reparto ostetricia e mi hanno detto di rivolgermi a Ozieri oppure alla Direzione Sanitaria. Così ho fatto e ho presentato un esposto.

Io sono stata la prima a farlo,  prima di me non l’aveva ancora fatto nessuno . Vorrei tanto che tutte le persone che si ritrovano con il mio stesso tipo di problema denuncino questo grave fatto e facciano sentire la loro voce e il loro disagio! E’ impensabile che bisogna fare un’ora e mezza di strada per fare una semplice visita …e se tutti i reparti di ostetricia del nord Sardegna sono oberati fra un po’ bisognerà arrivare fino a Cagliari per fare una visita??!!!! “

 Lettera firmata

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