Tempio Pausania, 29 nov.2015-
Si è spento la notte scorsa Salvatore Masoni, mio adorato zio e grande uomo innamorato della sua Tempio. Una vita sempre lontano dalla sua città, col suo lavoro in banca che amava. Ancor più ha però amato il ricordo della sua città. L’ha cantata, descrivendola con amore nelle sue poesie e nei suoi scritti quotidiani. Da tempo collaboratore della rivista Lu Baddhittu, dell’amico Mario Pirrigheddu (oggi la rivista si chiama La Beltula) che oggi, come tanti che lo hanno conosciuto, lo piange con tristezza e tanta malinconia.
Da meno di una anno lo avevo conosciuto anch’io. L’occasione è stata la presentazione, a Tempio, del suo libro di poesie galluresi, dopo che ci eravamo solo sentiti per telefono. Avete presente quelle persone che in un solo attimo vi diventano familiari? Salvatore per me, da quel momento, è stato così, uno zio, un amico, un caro uomo da amare come se tra noi ci fosse stata una frequentazione antica.

Che bel ricordo che ho di lui! Sono stato a trovarlo a Sassari dove viveva. E’ stata l’occasione per consolidare quel legame forte che nasce a livello interiore con chi si vuole bene. E sono contento che in quella occasione sia venuta con me anche Laura, mia figlia. Amore a prima vista tra lei e lui e con tutti gli altri. Che bella famiglia che siete!!
Feci delle foto con lui, i nipotini, la moglie, gallurese anch’ella e i suoi figli, uno più caro dell’altro.
Con Mariella poi, una delle sue figlie, è stato un amore immediato. “Cuginu anda e cugina torra”! Come se fosse sempre stato, come se io e lei fossimo sempre stati l’una accanto all’altro.

“Lu ricjamu di lu sangu” mi disse a Sassari. Sapeva di essere ammalato, sapeva anche che le forze stavano venendo meno ma ciò che mai gli è mancato è stato il sorriso, accattivante e dolce come una carezza dell’anima.
Già, la sua anima, bella come il sole e come la malinconia che da stasera mi accompagnerà ripensando a lui e al poco tempo che abbiamo condiviso assieme.
“Ciao Salvatore, riposa nella pace che hai coltivato ogni giorno della tua vita e ti accompagni l’amore delle tante persone che hai voluto bene, in modo sincero, sempre col calore antico che ha sempre vestito le persone buone, quelle che sanno dirti sempre la cosa giusta e sanno vivere circondati del calore di una casa stupenda, piena di figli amorevoli. Io ti prometto che con tutti i tuoi figli colmerò quella lacuna di troppi anni che hanno alllontanato la nostra bellissima amicizia.
Fammi piangere va, ciao Salvatò…ci sarò domani alle 15,30 al tuo funerale.”