Tempio Pausania, 16 ott. 2016-
L’ultimo fatto del giorno, la presenza degli animali nei circhi, ha scatenato una guerra tra grandi generali contro l’esercito di Franceschiello. Franceschiello era in realtà Re Francesco II di Borbone, colui che cercò di salvare l’onore della patria contro l’esercito di Garibaldi che, agli ordini di Cavour, stava pian piano riconquistando il sud occupato dai borbonici. I Savoia volevano una grande Italia unita e quell’appendice che resisteva fino allo stremo delle forze, doveva essere conquistata. Si era nel 1860. Un piccolo esercito di 500 uomini tenne testa finché poté allo strapotere sabaudo ma poi dovette cedere.
I Napoletani lo avevano ribattezzato “L’esercito di Franceschiello”, a significarne l’esiguità ma anche la resistenza di forte odore patriottico. Il termine è passato ai nostri tempi ed oggi è sinonimo di pochezza e di breve durata ma anche di spessore e rilievo umano perché è la lotta impari tra il potere e le piccole sacche di resistenza che a quel potere non vogliono sottostare.
Tutto ciò premesso, vorrei sottolineare un aspetto poco edificante di questi giorni, dove un manipolo di convinti e tenaci animalisti, stanno legittimamente contestando a Tempio la presenza di un circo che fa esibire nei suoi spettacoli gli animali. Una rivendicazione di rispetto verso di essi che travalica i confini di questo paesotto ed è oggetto di vere e proprie battaglie ovunque nel mondo. Ma siamo a Tempio e questo non è possibile, specialmente perché in questa città ben altri problemi esistono e per dirla tutta anche di fondamentale importanza. Iniziamo ad affrontarne qualcuno, visto che spesso vengo tirato in ballo perché in questo spazio informativo mi occupo di piccole sacche di legittime preoccupazioni e non sono allineato al pensiero comune. No, questo proprio lo detesto, perdonatemi. Esaminiamo voce per voce quelli che alcuni definiscono i veri problemi della città. L’acqua per iniziare:
- A suo tempo, sempre un piccolo esercito di Franceschiello aveva proposto soluzioni, denunce in procura contro questa spregiudicata gestione di Abbanoa. Ora la “questio” è trattata dal Comitato Civico che, a dire il vero, se ne è sempre occupata ma, non si intuisce il perché, mancava la voce amministrativa. Oggi, almeno a leggere i giornali, anche questo appoggio pare ci sia. I vanitosi da tastiera? A parte la contesa politica, per il resto nulla.
- Ospedale: Popolo dei Lucchetti, definita associazione ridicola, una raccolta variegata di pensieri politici diversi tesa a darsi visibilità. Siete certi di questo? Da che cosa vi derivano queste convinzioni? Le altre manifestazioni a sostegno del Paolo Dettori, una fiaccolata organizzata dalle donne e l’altra che ha adunato quasi 4.000 persone. Nessuna voce a sostegno, nessun appoggio. Anzi, a dirla tutta, un sarcasmo fuori luogo per stigmatizzare la fiaccolata che fu presa a pretesto per qualsiasi cosa di spiacevole accadesse a Tempio. Es.: ” Sai che mi hanno messo la multa?” “Facciamo una fiaccolata!”
- Oggi questa piccola rivendicazione che avete battezzato come qualcosa di inutile e insignificante ai fini degli interessi di questo posto, che ci azzecca questa protesta contro gli animali in gabbia?. Certo che si, vi rispondo, ma non è il caso di scriverne con questa acredine, o con questa presunzione come se solo da voi si ascoltino cose importanti. Mi dite quali? E soprattutto, mi dite quando avete fatto qualcosa per questa città oltre che farvi belli sui social? Non voglio soffermarmi troppo su due nuove splendide iniziative di Save Limbara e Gallura da Valorizzare, che avete immediatamente criticato se non stroncato perché “avete deciso” che questi piccoli personaggi della nostra città hanno pensato e fatto qualcosa che a voi, nella vostra illuminante vanità da tastiera, non può fregar di meno. Per voi, le priorità sono altre, ad esempio….ad esempio…bah,. vuoi vedere che non vi viene nulla? Anche perché, quando qualcuno, un ingegnere per esempio, con la passione in economia, prova a spiegare alcune cose, lo tenete alla larga. Come osa saperne di più di un economista un Pinco Pallino qualunque!! Giammai! Contestate qualcosa di cui non avete conoscenza a prescindere. Io credo che se anche l’ingegnere fosse un nobel per l’economia lo avreste contestato lo stesso. Eppure, in quelle poche cose che si scrivono, c’è tutto quello che non succede più in Italia, in Sardegna, a Tempio.
Quindi, per chiudere questa riflessione, tenetevi pure il vostro potere discrezionale di scegliere cosa sia o non sia prioritario, è giusto che sia così. Ma lasciate che altri facciano cose che a voi non interessano ma che forse, e sottolineo forse, in questo momento difficile, rappresentano un respiro salutare di novità e amore per la propria terra.
Con rispetto, sempre e comunque.
Antonio Masoni