Tempio Pausania, 10 dic. 2016-
“Un poeta palestinese siriano e un giornalista italiano incontrano a Milano cinque palestinesi e siriani sbarcati a Lampedusa in fuga dalla guerra, e decidono di aiutarli a proseguire il loro viaggio clandestino verso la Svezia. Per evitare di essere arrestati come contrabbandieri però, decidono di mettere in scena un finto matrimonio coinvolgendo un’amica palestinese che si travestirà da sposa, e una decina di amici italiani e siriani che si travestiranno da invitati. Così mascherati, attraverseranno mezza Europa, in un viaggio di quattro giorni e tremila chilometri. Un viaggio carico di emozioni che oltre a raccontare le storie e i sogni dei cinque palestinesi e siriani in fuga e dei loro speciali contrabbandieri, mostra un’Europa sconosciuta. Un’Europa transnazionale, solidale e goliardica che riesce a farsi beffa delle leggi e dei controlli della Fortezza con una mascherata che ha dell’incredibile, ma che altro non è che il racconto in presa diretta di una storia realmente accaduta sulla strada da Milano a Stoccolma tra il 14 e il 18 novembre 2013.
Io sto con la sposa non è solo un documentario che trasporta lo spettatore senza un attimo di pausa, è il racconto di una fuga verso la libertà, il sogno di poter trovare nella libertaria e democratica Svezia quel che nella loro terra, funestata dalla guerra, non potranno mai avere. E’ speranza e incoscienza, è avventura e sprezzo del pericolo, è quello che rappresenta per la totalità dei popoli migranti respirare la stessa aria di qualsiasi essere vivente. La libertà soppressa dalle guerre, il senso di impotenza e di vuoto che attraversa il cielo di chi sogna di determinare da sé il proprio destino e non sa come uscirne.
Un bello spettacolo, sobrio e semplice, messo in scena dai ragazzi dei Licei cittadini, il GM Dettori e quello Artistico, con l’abile regia di Valentina Balata, che ha coinvolto il pubblico accorso già all’ingresso del Liceo Dettori dov’era prevista la proiezione del film, anticipata da un simpatico flash mob con il corteo nuziale. Un corteo che ha girato per gli spazi della scuola, ogni spazio un luogo che rammentava uno stato europeo dove i protagonisti veri della vicenda sono passati, prima di giungere alla tanta sospirata Svezia. Sono stati bravi i ragazzi, indistintamente accomunati in questo apprezzamento, per la loro spontaneità e per aver reso più semplice la comprensione del film subito dopo proiettato.
All’organizzazione di questo evento hanno partecipato il Liceo G.M. Dettori e Il Liceo Artistico De Andrè insieme alla Bottega del Mondo e alla Associazione Nord Sud.
La due giorni con la Siria si concluderà venerdì16 dicembre, sempre alle ore 16.00 e presso l’aula Pedroni del Liceo Dettori, con una vera cooperante, Mariella Pala, che racconterà al pubblico le sofferenze vissute continuamente da migliaia di esseri viventi, figli di questa disumanità allo sbando, pedine del gioco al massacro di chi sta pianificando anche queste guerre, le alimenta, le finanzia, ne stabilisce i vincitori e i vinti, oltre che le miserie di cui anche noi occidentali stiamo subendo le insidie.
Si provi a domandare ad un emigrato se ha voluto essere nomade oppure se non ha avuto un’altra scelta, prima di attribuire ai migranti le responsabilità della nostra sofferenza sociale di questi ultimi anni!
Antonio Masoni