Tempio Pausania, Nessun vantaggio sui pazienti, solo disagi ulteriori con le nuove disposizioni di legge.

Tempio Pausania, 27 feb. 2016-

Molta preoccupazione e serie conseguenze sulla salute pubblica. Queste le dirette conseguenze della nuova disposizione ministeriale, chiamata Decreto Appropriatezza, che mette sotto scacco i Medici di Medicina Generale. Il tutto, come dice anche l’articolo, frutterà solo danni alla salute pubblica e un ritorno economico straordinario alle Assicurazioni e alla Sanita privata.

Sul sito DottNet leggiamo questo:

fonte DottNet

Decreto appropriatezza: per l’86% degli Mmg mina la fiducia
Il 41% dei Mmg dichiara di aver avuto una maggior attenzione nella prescrizione diagnostica, il 37% ha cercato di applicare il DM e un 10% ha evitato di prescrivere gli esami. Il Centro studi della FIMMG ha realizzato un’indagine (clicca qui per scaricare il testo completo) dalla quale emerge che “il Decreto appropriatezza è stato accolto dai Medici di Medicina Generale (MMG) con grande preoccupazione e disagio”. E se molti MMG (41%) riferiscono di avere avuto, in questi giorni, una maggior attenzione nella prescrizione diagnostica (il 37% ha cercato di applicare il DM e un 10% ha direttamente evitato di prescrivere gli esami citati), decisamente prevalente è l’opinione di chi ritiene che il provvedimento incida in modo fortemente negativo nel rapporto fiduciario con il paziente sino a causarne motivo di conflitto (risposta “Molto” nel 47% del campione, “Abbastanza” nel 39% alla specifica domanda)”. Insomma per quasi 9 medici su 10  sommando le risposte l’impatto è stato negativo.

Inoltre, Il 90% dei medici di medicina generale intervistati ritiene che il DM potrebbe condizionare sfavorevolmente anche il rapporto tra MMG e specialisti, riverberando così ulteriormente il conflitto sull’assistito. La maggioranza del campione non crede che il DM possa produrre risparmio complessivo per il SSN e tantomeno una vera maggiore appropriatezza nell’attività prescrittiva.

“I medici – dichiara Giacomo Milillo Segretario Generale Nazionale della FIMMG – ritengono che questo decreto condizioni fortemente le attività di prevenzione e diagnosi precoce che appartengono da sempre alla MG, tanto da farlo interpretare, dalla grande maggioranza, come un atto di smantellamento del SSN sul territorio a favore del mondo delle assicurazioni”.
E se i medici – sottolinea Paola Misericordia, responsabile del Centro Studi della FIMMG – hanno mostrato disappunto e preoccupazione, reazioni di indignazione e protesta sono emerse direttamente dagli assistiti. I medici riferiscono atteggiamenti prevalenti di incomprensione e delusione da parte dei pazienti e molto spesso anche di rabbia”.

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