Tempio Pausania, 17 dic. 2016-
L’esposto dei due avvocati del foro di Tempio, Silvia Inzaina e Martinella Diana, mirato a denunciare queste continue privazioni illegittime dei servizi del nostro ospedale Paolo Dettori, è ormai cosa fatta.
“Siamo alle battute finali, – ci dice l’avv. Diana – stiamo ultimando alcuni passaggi che sono frutto di alcune novità venute alla luce negli ultimi tempi. Pensavamo di riuscire prima, come ricorderete si parlava del mese di ottobre, ma ogni tanto viene fuori una novità “peggiorativa” da parte dell’azienda sanitaria e noi vogliamo non trascurare proprio alcun dettaglio per puntare a bloccare il piano aziendale che sta continuando a perseguire il suo obiettivo per favorire il Mater Olbia a danno delle strutture sanitarie del territorio, il Paolo Dettori, il Paolo Merlo e lo stesso ospedale San Giovanni di Dio.”
Quanto dice l’avvocato Diana è verità assoluta. Vi abbiamo già ampiamente descritto le carenze della sanità gallurese e di quanto nessuna struttura pubblica potrà ritenersi al riparo da privazioni. Di alcune siete già informati, di altre ancora non si valutano le conseguenze che vi assicuro saranno devastanti. Forse non basterà un esposto a bloccare quanto ci si è prefissi, ossia di raggiungere la distruzione della sanità pubblica a vantaggio di quella privata qatariota, ma quanto meno potremmo procrastinarne le conseguenze.
L’esposto dei due avvocati, corredato di tutte le segnalazioni che nel tempo anche questo stesso blog ha fornito, supportato dalla lettura attenta del decreto Balduzzi che è stato “riletto” ad hoc dall’azienda pur essendo molto chiaramente a favore del Paolo Dettori, ed anche dallo stesso piano di riorganizzazione della RAS che non dice assolutamente che siano proprio gli ospedali del nostro territorio che devono subire le conseguenze di questa scellerata politica di risparmio sulla pelle dei cittadini sardi, mirerà proprio a esaltare la qualità dell’offerta sanitaria del Dettori. Il personale si sta facendo in quattro per supplire alle carenze di nuovi assunti, costretto a raschiare il fondo per evitare di perdere tutto, a lavorare in emergenza continua per mantenere alta la qualità dei servizi erogati. Il tutto confortato da “numeri”, quelli che ad un’azienda interessano e che, credeteci, sono di tutto rispetto e ben lontani da quanto si racconta alla ASL. I numeri ci sono eccome, e l’ospedale di Tempio si è sempre attenuto alle richieste della Balduzzi, quelle di una sanità più veloce, con degenze limitate ai 4 giorni massimo, che ha subito accorpamenti e nonostante tutto ha saputo sempre cavarsela col pieno gradimento della popolazione del territorio che ha sempre preferito il Dettori ad altri presidi, compreso Olbia. Invece saremo costretti a cedere tutto e “scaricare”, termine forse poco adatto ma certamente realistico, pazienti che saranno costretti a “migrare” altrove per avere quanto prima esisteva nel nostro ospedale.
L’esposto sarà corredato dalle firme di tutti noi, sarà possibile firmarlo seguendo modalità che in questi giorni dopo Natale vi illustreremo, e nulla, vi assicuro nulla, è stato lasciato al caso.Ci sono numeri e qualità dei quali nessun politico in Regione potrà disinteressarsi. Nessuno tocchi l’ospedale di Tempio, l’ospedale di una comunità vasta che non vuole oggi né mai assistere alla perdita di un diritto di tutti.
La comunità di questo territorio ringrazia i due avvocati Martinella Diana e Silvia Inzaina per il lavoro svolto e ringrazia anche tutte quelle persone che hanno dato il proprio contributo a questa lotta che non finisce certo con l’esposto ma che dallo stesso deve ripartire per far diventare questa vertenza una lotta di un intero territorio che non accetterà di vedersi privata dell’ospedale di riferimento.
Antonio Masoni