Tempio Pausania, “…e le vibrazioni si faranno vento”.

Tempio Pausania, 9 gen 2016-

…E poi li conti,

sono nomi, visi, amici, persone,

e sono tanti, troppi,

assenze che peseranno,

incalzeranno la memoria,

quella delle belle anime che incontri,

di assenze che hanno fatto la tua stessa strada,

che hanno visto prima di te il mistero della vita.

…E ti parleranno, nel sonno,

quando li confondi con un sogno,

quando sentirai la loro voce

e sfiorerai il loro sorriso,

così come lo ricordi..

così come ogni luogo che hai visitato,

files di un archivio che tarda a comporsi..

E’ troppo presto per un faldone nuovo!

 

Li hai incontrati e li hai amati,

come si amano  ruscelli e aquiloni,

e mentre ti affanni a sottrarli all’usura del tempo,

hai già consumato un calamaio di lacrime,

riponendoli in quel ripostiglio sempre troppo pieno,

di anime belle che hai visto, incontrato, vissuto e perduto..

Troppo dolore, ti dici..

la morte deve avere un suo senso

se lo ha questa vita giusta e ingiusta..

e, come un saggio nomade del deserto,

soffochi il pianto davanti a due mani congiunte e fredde,

a pregare un Dio impietoso,

feroce e solenne,

che non ha concesso deroghe

a tutte le anime belle che hai incontrato… 

 

E le vibrazioni si faranno vento,

come le nostre emozioni che evaporano lentamente..

Antonio

 

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