«Quasi due anni senz’acqua e non sappiamo perché!». Una storia indecente.

« Non ci sono ragioni per non metterci il contatore». La vicenda surreale di una famiglia da due anni senza allaccio idrico.

« Quasi due anni senza acqua dal gestore idrico. Una cosa a dir poco allucinante». Sono queste le prime parole di due coniugi residenti a Tempio e genitori di due figli, il maschio di 27 anni e la ragazza di 23. Definirla con un attributo sarebbe provare a cercare le spiegazioni di un disagio che dura dal mese di novembre del 2018. 

« La nostra casa di proprietà è dentro un complesso di case, in periferia, con una quindicina di famiglia presenti. Ciascuno ha la propria casa, alcuni hanno la fortuna di avere un pozzo ma diversi, tra cui la nostra famiglia, dovrebbe essere allacciata con un proprio contatore ad Abbanoa. Dovremmo avere dunque un nostro contatore ma, di fatto, pur avendolo richiesto non ci è stato allacciato. La ragione che adduce Abbanoa è che esiste una morosità per tante abitazioni del quartiere. Siamo residenti nella nostra casa dal 2009 ma le case non avevano ancora le infrastrutture, rete fognaria e idrica. Non lo sapevamo perché per noi era cosa certa dal momento che si trattava di lotti edificabili».

«Mio marito ha lavorato a Tempio ed ora è in pensione e Tempio sposava in pieno le nostre aspettative per una vita serena e tranquilla. La domanda di allaccio, fu fatta due anni dopo che ci eravamo trasferiti, nel 2011. Sino a quel momento l’acqua c’era ma era quella di cantiere. Pagati i relativi bollettini, parlo sempre come nostra famiglia. L’acqua, nonostante il pagamento dei bollettini, non ci fu allacciata. Torniamo da Abbanoa che ci risponde che nella lottizzazione c’erano diversi problemi con Abbanoa che rivendicava le proprie servitù».

Quasi due anni senz’acqua: « Nonostante ad Abbanoa pagammo le spettanze per il nuovo allaccio».

La storia si intreccia con il problema delle servitù che Abbanoa pretende e che solo di recente vengono risolte. Apparentemente il problema sembrerebbe risolto ma non avvenne così.

« Avevamo pagato nel luglio la somma relativa all’allaccio del contatore nel 2011.  Ma Abbanoa per prendersi in carico quella nuova lottizzazione, aveva necessità di avere delle servitù. La rete fognaria, per esempio, scorre accanto alla lottizzazione ma la pretesa della servitù, non ancora affidata al gestore idrico, andava risolta. Infatti, per fare in fretta quella liberatoria la firmammo. Abbanoa può entrare liberamente nel loto ed intervenire laddove si renda necessario. A nostro modo, firmata la liberatoria ad Abbanoa, il problema era risolto. Ma non fu così e anche l’acqua provvisoria, in attesa del contatore che mai ci è stato collocato, dal 2018 non c’è più nemmeno quella».

Quasi due anni senz’acqua: « Pagato per l’allaccio ma non è laso ad avere il contatore»

La storia di questi due anni circa di inutile attesa del contatore, si deteriore sempre di più anche per problemi di salute dell’uomo, e della donna. Sono problemi serissimi che diventano al limite della psicosi quando arriva il lockdown. L’uomo ha inabilità fisiche, cardiopatico e il peso del trasporto dell’acqua spetta alla donna e ai figli della coppia. 200 litri per volta per rifrnirsi dalle fontane e immettere l’acqua dentro la cisterna di casa che ne contiene 1000 di litri. Lavatrice da attaccare, lavaggio personale, l’uso quotidiano dell’acqua che arriva dal deposito di casa.

«Può immaginare -mi dice la donna – quanto durano 1000 litri in una famiglia di 4 persone e minimo due lavatrici al giorno. Ogni pochi giorni a caricarci di bidoni e immettere l’acqua dentro la cisterna. Un supplizio, una assurdità che non ha bisogno di ulteriori dettagli.Che colpa avremmo noi se tra le famiglie ci sono persone che non intendono pagare le morosità? Ma c’è di più, perché non possiamo sapere nessuno quanta acqua sia stata consumata sino al 2018, ossia in 10 anni che viviamo dentro questa casa. Aspetteremo un consumo forfettario, e siamo disposti a pagare la nostra parte per avere finalmente un contatore. Abbanoa non risponde a questa opzione. E noi abbiamo anche pagato i bollettini del 2011 con richiesta di allaccio. E lo abbiamo fatto anche in anni successivi ma inutilmente. Abbanoa vuole i soldi dell’intera morosità dei residenti nella lottizzazione. Lo ripeto, noi vogliamo pagare il nostro e basta».

Quasi due anni senz’acqua: « Disponibili a pagare il consumo presunto ma il nostro e non quello degli altri».

Una quindicina di abitazioni in tutto e una morosità totale anziché le singole morosità, rappresentano un vero inferno per la famiglia. Loro non si rifiutano di pagare, anzi, ma vogliono pagare quanto il consumo  presunto. Il conteggio va fatto sulla famiglie e non sull’intero quartiere che rsulta tutto senza un contatore. Abbanoa risponde che il contatore non può essere allacciato perché insiste questa morosità. Alla richiesta di avere l’importo delle singole famiglie, non risponde. Ma questa arroganza, è normale o esiste una legge senza codici e senza regolamenti che si chiama buon senso. Per giunta anche di fronte a persone serie, solvibili e disposte a pagare. Esiste il contratto ( mi viene mostrato, il pagamento per l’allaccio. In aggiunta, il marito ha seri problemi di salute e il peso del trasporto dell’acqua verso la cisterna lo subisce la moglie con i figli. Anno 2020, l’acqua, un diritto negato persino a persone solventi. 

« Signor Antonio, noi il nostro consumo lo vogliamo pagare ma solo il nostro e pretendiamo che ci venga allacciato il contatore. Pensi che lo abbiamo già a casa ma solo Abbanoa può collocarlo. Non ci sono ragioni per non metterciil contatore. Ci pretendono un incontro tra tutti i residenti per metterci d’accordo. Ma con chi? Con chi ha il pozzo o con chi se ne frega? La nostra pratica è ferma a Tempio dove adesso è tutto chiuso».

«Che dobbiamo fare di più? Al numero verde non sanno nulla, telefoniamo senza esito. Quando mio marito venne a Tempio per lavoro, per me che arrivo dal sud dell’isola sembrava un sogno. La città dell’acqua!! Ecco come siamo finiti. E non le dico quando andiamo a prendere l’acqua coi bidoni per rifornire la cisterna da 1000 litri, le facce che ci fanno truci quando siamo costretti a riempire tutti quei bidoni! Mica la gente si pone il problema del perché ne prendiamo tanta! Mi creda, siamo al limite della follia, ci stanno rendendo irascibili e senza una ragione vera. Ci aiuti Antonio»

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