Calangianus, 12 gen. 2016-
Il paese, pian piano sta cambiando volto. Non lo diciamo per compiacere a qualcuno, ma semplicemente perché gli sforzi di questa amministrazione, da diverso tempo, stanno puntando a far rinascere un paese, martoriato dalla crisi pluridecennale del sughero. Ha le idee chiare Gian Martino Loddo, sindaco di Calangianus, artefice, assieme alla sua amministrazione, di questo nuovo rilancio del paese.
” Stiamo affrontando il periodo storico forse più difficile del paese, una crisi che non concede distrazioni e che ci obbliga a stare accanto ai nostri cittadini verso i quali dobbiamo tentare tutte le vie percorribili, affinchè si possa riemergere dalla palude di questo terribile momento – dice Loddo – e anche questa speciale autovettura si pone come obiettivo strategico una rete di comunicazione da progettare con Luras”
Il progetto navetta-bus, (vedi foto copertina) verrà probabilmente inserito in una nuova programmazione dei GAL Gallura, ponendosi come traguardo un più facile collegamento tra i due paesi tra loro e con i centri di aggregazione, i musei, le strutture sportive e quell’enorme patrimonio ambientale- naturalistico che certo in Gallura non manca.
“Vogliamo dare una precisa identità a questi nostri paesi dell’alta Gallura e bisogna unire in maniera sinergica tutte le potenzialità e le risorse disponibili. Ce la stiamo mettendo tutta – conclude Loddo – e sappiamo che è questa la sola strada da percorrere assieme.“
Calangianus, sta cambiando volto, dicevamo. Dopo il completamento delle strade interne, quasi tutte ripristinate, l’illuminazione pubblica a LED e il recente appalto per la scuola elementare, dopo essere riusciti anche ad accorciare i tempi per una ripresa del settore sugheriero, grazie anche all’aiuto di ottimi ed efficaci funzionari della Regione Sardegna, entro breve tempo ci saranno anche altre iniziative che puntano alla valorizzazione e al recupero del patrimonio esistente ed a nuove intraprese per il sociale, lo sport e il lavoro. Calangianus, lo speriamo tutti, deve riprendersi quel ruolo storico che le appartiene e tornare ad avere un ruolo guida, assieme agli altri centri dell’alta gallura, nei settori dove ha sempre primeggiato e per i quali, oramai “secoli fa”, si era conquistato il primato di uno dei cento comuni italianio a più alto reddito