Oschiri, Sant’Antoni De Su Fogu. Sabato 16 gennaio Oschiri celebra un vecchio rito della tradizione contadina.

Oschiri, 14 gen. 2016-

Oschiri rivive una vecchia tradizione legata alla festività di Sant’Antonio Abate, quella dei fuochi. Sarano diversi i centri italiani e anche sardi che festeggeranno questa antica tradizione che parte dalla vigilia del giorno precedente la festa del Santo, che è il 17 gennaio.

“Tutti coloro che hanno a che fare con il fuoco vengono posti sotto la protezione di sant’Antonio, in onore del racconto che vedeva il Santo addirittura recarsi all’inferno per contendere al demonio le anime dei peccatori.

Oggi con fuoco di sant’Antonio si intende, volgarmente, l’Herpes zoster, malattia virale a carico delle terminazioni nervose che, come evidente manifestazione clinica, presenta «un’eruzione di vescicole a disposizione spesso monolaterale e segmentaria corrispondente al territorio di innervazione di un ganglio nervoso cranico o spinale». Durante il Medioevo, e nella prima Età moderna, con tale nome si intendeva non solo l’ergotismo, come comunemente si racconta, ma in generale tutte le gangrene. A partire dal Settecento, dopo la scoperta della malattia ergotica, si incominciò ad associare il fuoco di sant’Antonio unicamente all’ergotismo. Spesso, in particolare nei testi medievali, il fuoco di sant’Antonio viene assimilato all’ignis sacer, espressione medica che, a partire dalle prime attestazioni nelle fonti classiche (Lucrezio), subì diverse trasformazioni semantiche. Durante tutto il Medioevo comunque, nonostante il culto tributato a sant’Antonio, in territorio francese la più grande taumaturga verso la malattia fu la Vergine.” (fonte wikipedia)

Ore 17.00 Santa messa , ore 18.00 processione verso falo’, ore 18.15 benedizione del fuoco, ore 18.30 Rinfresco offerto da tutti gli Antonio/a e simili . La serata proseguirà fino a tarda notte in compagnia di Tamara Meloni e  la partecipazione di Peppe Perinu .Il Comitato organizzatore sarà presente con il Chioschetto-bar.

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